Ambiente di vendita

Big Data, l’elemento che cambia l’industria del retail

2016

Partendo da raccomandazioni personalizzate fornite da Netflix che hanno cambiato le aspettative del pubblico di film e televisione in streaming, i big data hanno permesso alle compagnie di applicare un segmentazione del target ancora piú precisa ed efficiente.

Nell’industria del retail d’abbigliamento, il potere di questi dati ha trasformato il tradizionale modo di operare dell imprese. Per esempio il gigante Macy che riportava una continua perdita ha intrapreso la vendita online usando i Big Data in maniera innovativa in modo da personalizzare l’esperienza del consumatore e ridurre allo stesso tempo i costi operativi.

Queste due compagnie sono esempi che mostrano in che modo l’applicazione dei Big Data possa trasformare l’esperienza nel punto vendita.
Per prima cosa, tali dati vengono in aiuto del retail quando si tratta di raccogliere informazioni personali rigurdanti i clienti quali taglia o gusti che richiederebbero ore di sondaggi e questionari che produrrebbero solo risultati non molto accurati. In aiuto di queste compagnie oggi ci sono nuovi meccanismi che rivelano informazioni riguardo al consumatore che potrebbero non essere visibili a prima vista. Un esempio sono i cookies applicati ai motori di ricerca che sono in grado di registrare ed analizzare l’identitá di un consumatore, ció che gli piace o non gli piace, di conseguenza diventa estremamente facile per un venditore online creare offerte e sconti specifici che corrispondano all’interesse del cliente.

Inoltre uno studio condotto dall’Istituto Internazionale McKinsey dimostra che il margine delle operazioni di retailers che traevano vantaggio dai Big Data, é aumentato del 60%. Infatti, i dati riguardanti le transazioni aiutano ad ottenere informazioni piú accurate e dettagliate riguardanti la performance del negozio e di conseguenza permetto all’organizzazione di calibrare le operazioni in base ai dati raccolti sulla domanda e la merce offerta. Alcune compagnie usano i Big Data come misura per prendere decisioni riguardanti lo stoccaggio della merce e l’inventario. Molte volte il raccoglimento e l’analisi dei dati permette di creare entrate aggiuntive attraverso la promozioni di quegli articoli che sono stati identificati come le star del punto vendita e perció maggiormente apprezzate ed acquistate e utilizzando una politica dei prezzi dinamica ovvero l’introduzione di molteplici prezzi intemediari ovvero che non seguono i grandi saldi stagionali delle grandi catene retail.