Retail intelligence

Intervista a Roy Vercoulen di Circular IQ

2016

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Roy Vercoulen è il co-fondatore di Circular IQ. Vercoulen ha una visione ampia riguardo alla sostenibilità strategica, ha lavorato per istituzioni pubbliche e private supportando la crescita dell’attività e aggiungendo valore alla marca, collaborando nella costituzione di community e diventando protagonista ed impiegato nel processo di cambiamento. Nell’era dell’informazione, Vercoulen aiuta le imprese che voglio utilizzare un modello di economia circolare ad arricchirsi tramite la raccolta di dati e la messa in moto di nuove strategie e azioni basate sull’analisi dei suddetti dati.

Può presentare Circular IQ ed il suo ruolo nell’impresa?

Circular IQ ha sviluppato un piattaforma intelligente che si basa sul web che facilita il monitoraggio circolare delle performance. La nostra piattaformo offre analisi ciroclari delle performance per il prodotto, per il business e per l’intera catena di produzione. Lo rendiamo facile. Aiutiamo i nostri clienti ad aumentare la credibilità dei dati raccolti dai fornitori.

Ci sono diversi programmi sostenibili e circolari là fuori. Se le compagnie hanno già delle certificazioni da altri programmi, noi vediamo fino all’80% dei criteri che si sovrappongono e che sono stati misurati e verificati diverse volte. Questa ridondanza non ha valore aggiunto ma impiega tempo prezioso e risorse sia interne che provenienti dalla catena di fornitori.

La nostra piattaforma agisce rispetto a tutti i migliori standard e criteri, incluso Cradle to Cradle CertifiedTM. Usiamo i dati direttamente collegati a questi standard per aiutare i nostri clienti a migliorare la loro collezione-dati per poi riportarla nel loro portfolio di cerficazione. Usando la nostra piattaforma è possibile raccogliere determinati dati una volta e successivamente usare questo set di dati per traccaire le performance secondo diversi standard usando programmi time-saving e meno dispendiosi.

Io sono uno dei co-fondatori della compagnia e ho più di 10 anni di esperienza nell’implementare strategie sostenibili per generare valori commerciali e la mia business partner Claire Teurlings è un’esperta nella supply-chain sostenibile e sistemi IT per facilitare il processo.

Come descriverebbe l’impresa retail tipo nell’oriderna economia circolare?

Il successo nella transizione ad un sistema circolare si basa tutto sulle connessioni e la collaborazione; e il settore del retail è di cruciale importanza dato che è il link tra la produzione ed il consumo finale. La vendita al dettaglio è in una posizione unica e gode di un’opportunità enorme per la creazione di valori sia per l’impresa che per il cliente.

Il sistema dell’economia circolare può crescere esponenzialmente solo quando i materiali usati sono sicuri e puliti e hanno un valore aggiunto a seconda dei diversi usi o periodi. Per questo i sistemi reattivi devono essere pronti, perché è una grande opportunità per il retail. Quando i retailers ed i loro fornitori creano le condizioni ed i modelli di guadagno per incentivare i sistemi reattivi, come il modello basato sui valori o sul metodo pay-per-use. Una volta inseriti, migliorano il ciclo di vita del prodotto, le sue prestazione ed i guadagni senza contare la drastica diminuzione delgli sprechi e l’ottimizzazione del materiale. I guadagni ottenuti, di conseguenza, possono essere utilizzati per investire in una produzione piú pulita e l’ottimizzazione delle sostanze chimiche per trarre vantaggio in tutto e per tutto.

La comunicazione è un’altra opportunità in cu i retailer possono catalizzare campagne informative attraverso il portfolio del brand per aumentare la consapevolezza rispetto all’impatto positivo che i marchi stanno generando sulle persone.

Nel contesto del Big Data, quali sono i dati con più rilevanza per una compagnia di retail inserita nel modello dell’economia circolare? E come misurare questi dati?

Quella di oggi è l’era dell’informazione. Abbiamo accesso a tecnologie che non esistevano nemmeno in passato. Tutto può essere connesso, ma allo stesso tempo pare che i 7 miliaridi di persone che vivono nello stesso pianeta, sono cresciuti distanziandosi l’uno deagli altri più che mai. Che senso ha voltare le spalle alle centinaia, magari migliaia, persone che vivono intorno a te?

Allo stesso modo succede con i dati, non ci sono più le barriere delle tecnologie di una volta per quanto riguarda al raccoglimento dei dati, ma il dato di per sé rimane vuoto, senza significato. L’informazione che può essere generata dal raccoglimento dei dati ha un valore. Perciò dovremmo per prima cosa concentrarci ed identificare che tipo di informazioni sono utili a noi, prima di iniziare a collezionare dati.

Parlando di "dati giusti" per l’economia circolare, abbiamo a disposizione diversi rilevanti standards di sotenibilità là fuori; per esempio il certificato Cradle to Cradle e l’Indicatore EMF’s Circularity. Ci sono anche EDP’s & LCA’s, e Certificati quali FSC, etc. Poi ci sono programmi come gli Obbiettivi di Sviluppo Sostenibile e l’Iniziativa Reporting Globale. Molte persone hanno pensato su cosa misurare e come misurarlo, la sfida risiede nel selezionare il set di dati che funzionano per i propri pordotti a successivamente organizzare una raccolta e monitorare il tutto nel modo piú efficiente possibile.

La domanda importante per il business è sempre legata a come vengono visiti le prestazioni del prodotto attraverso le lenti di questo programma; e questo è esattamente ciò che Circular IQ fa. Il nostro cliente seleziona un data-set dai migliori disponibili che sia rilevante come parametro e poi inizia la raccolta dei dati per il determinato data-set. Dopo che i dati sono stati raccolti ed analizzati il cliente può lavorare nel migliorare le proprie prestazioni e la credibilità dei dati insieme ai suoi fornitori e avvalersi della piattaforma che facilita il processo, tramite un flusso del lavoro controllato, consigli, bacheche e linee guida.

Quali sono le sfide principali per le compagnie di retail nel periodo iniziale di adattamento a questo nuovo modello di economia?

Le Generazioni X e Y valorano la trasparenza e si fidano del proprio giudizio. Essi pongono semplici domande: quanta acqua viene utilizzata per questo prodotto, che tipo di energie, etc. La sfida dei retailer risiede nell’organizzare la propria suppply chain per facilitare l’accesso e la raccolta di dati affidabili.

Circular IQ dataset è stato sviluppato per diverse tipologie di retail: food o non-food, i retailers possono guardare ad esempio come AgriPalace che hanno una piattaforma simile per migliorare la credibilità dei dati e la circolarità per cibi e prodotti agricoli.

I retailers che parlano la stessa lingua dei consumatori, possono facilitare il bisogno di trasparenze e i migliori concittadini potranno acquistare la lealtà del cliente. Essere trasparenti riguardo i processi produttivi significa essere nella posizione migliore per generare nuovi valori dai dati raccolti e stabilire un sistema reattivo come nuova fonte di guadagni.

Ci può spiegare nel dettaglio, e da un punto di vista più globale, la transazione da Big Data a Right Data?

Io vedo un parallelismo con il trend della certificazione citato sopra. Le persone adesso cercano certificazioni; però in un futuro piú vicino, i certificati non faranno più la differenza fra te ed i tuoi rivali; saranno divenuti normalità. Per differenziarsi dalla concorrenza il prossimo step sará una necessità. Crescere gruppi di consumatori che vorranno sapere di più riguardo all’impatto dei tuoi prodotti sulle persone e sull’ambiente e come comprare prodotti che potranno fare del mondo un posto migliore. Pensando in termini di soluzioni intelligenti per creare prodotti più efficienti (come il sistema reattivo o il modello pay-per-use) che risparmiano denaro e generano dei benefici aggiuntivi.

Questi sistemi richiedono una specifica collezione di dati, non più il Big Data one-size che si adatta a tutto; ma un’informazione più dettagliata e su misura per soddisfare le necessitá di un utente / consumatore specifico.