Attualità retail
Lo shopping del futuro: ecco come sarà
2017
Solo dieci anni fa, Instagram non era ancora un must per nessuno, non esistevano firme con strategie dirette ai consumatori, e molte persone ancora non si sentivano sicure a dare i loro numeri di carta di credito ai rivenditori online.
Rispetto a questi cambiamenti radicali, quale sarà il futuro della moda e del commercio al dettaglio nei prossimi 10 anni?
Abbiamo chiesto ad esperti di moda e tecnologia per conoscere i trend che condizioneranno lo shopping tra 10 anni.
Le opzioni di compra mobile saranno infinite
Hai presente quel dispositivo che ti porti ovunque in giro e che guardi approssimativamente ogni tre secondi? Presto, oltre a essere il tuo migliore amico, sarà anche il tuo principale acquirente.
Sì, stiamo parlando dello smartphone, che, entro il 2026, sarà l’equivalente di un centro commerciale portatile. Secondo alcuni studi, gli acquisti mobili (o la mobile-commerce) rappresenteranno il 49% dell’e-commerce, o 252 miliardi di dollari nelle vendite, entro il 2020.
Entro il 2026, senza dubbio, la cifra sarà cresciuta in modo esponenziale. La rivoluzione mobile-commerce significa molto più di acquistare roba con il telefono: forzerà, infatti, i rivenditori a ripensare completamente all’esperienza di compera da offrire ai clienti.
Gli store spunteranno da macchine, hotel o dalla tua stessa casa
Una volta che sarà possibile acquistare dal telefono, perché uscire di casa per andare in un negozio fisico?
Questa è la domanda che tutti i commercianti dovranno porsi per poter sopravvivere al tremendo impatto dell’e-commerce. Infatti, un negozio fisico dovrà offrire qualcosa di diverso ma complementare all’esperienza mobile o online. I negozi del futuro saranno mobili, non convenzionali ed estremamente convenienti per i clienti.
E, poiché per molti consumatori il posto migliore per provare i vestiti è proprio la casa, molte firme inizieranno a seguire l’onda di Amazon ed offriranno servizi come “provare prima di acquistareâ€.
Il Grande Fratello ti aiuterà a fare shopping
Grazie ai BigData si possono già prevedere gravidanze, divorzi e reati (speriamo non in quell’ordine). Quindi, è solo una questione di tempo prima che i BigData siano in grado di anticipare esattamente quale cappotto indosserai dopo l’autunno.
I consumatori sono molto abituati ai comportamenti che si adattano ai loro interessi , spiega Melissa Davis, vicepresidente esecutivo e direttore generale di ShopStyle. Stiamo cercando di tenerne conto per avere una migliore comprensione di ciò che interessa ad un consumatore e cosa bisogna eliminare per ottenere un’esperienza di shopping più personalizzata.
La personalizzazione, dice Davis, sarà una tendenza chiave nel settore retail negli anni a venire.
Fonte: elle.com