Retail intelligence

Intervista con Albert Boada, direttore dell’espansione di Muy Mucho

2016

Intervista con Albert Boada, direttore dell’espansione di Muy Mucho

Albert Boada, direttore dell’espansione del brand Muy Mucho ci racconta dei suoi piani per allargare il marchio e dei fattori che incidono nella dicisione della posizione dei negozi. Boada ci svela anche il tipo di tecnologie che vengono usate per venire a capo della sua missiome e di come queste tecnologie permettono di avere sotto controllo tutti i negozi una volta che giá sono in funzione.

Raccontaci, qual é il tuo ruolo nell’impresa retail Muy Mucho?

Mi incarico di tutti i processi di espansione della marca, i quali possono essere ripartiti in tre tappe principali. La prima consiste nella ricerca di investitori assime alla presentazione del nostro progetto, la fase successiva consiste nel trovare e valutare la capacitá del locale ed al tempo stesso portare avanti la negoziazione dei contratti e, in conclusione il mio lavoro tratta anche di condurre la strategia di espansione della marca.

Qual é a strategia del brand?

La strategia del nostro brand consiste nell’aprire un numero determinato di nuovi punti vendita all’anno. Si tratta di un obbiettivo determinato dalla struttura imprenditoriale. Parte della strategia consiste nell’aprire nuovi mercati, senza trascurare l’espansione nazionale.

Le aperture internazionali ci permettono di crescere esponenzialmente, é un modo di far business che porta ad una crescita quasi automatica e principalmente operiamo attraverso masters frachising. In cambio, a livello nazionale scegliamo di aprire franshising perché si apporta un incremento naturale delle attivitá dell’impresa. Per arrivare ai nostri obbiettivi a livello nazionale, concentriamo i nostri sforzi nell’apertura su nuovi mercati, dove ancora non abbiamo una forte presenza come marca. La parte mediterrannea, nel sud e nel nord della Spagna, sono alcuni esempi.

Come scegliete le vostre destinazioni?

Scegliamo i paesi in cui le condizioni socio-economiche permettano di realizzare il progetto. Mi riferisco anche alle relazioni commerciali con i paesi; che non siano paesi che impongano tariffe e che distorcano il nostro modello, tra gli altri fattori teniamo conto che siano paesi dove il trasporto della merce da Barcellona alla localitá del fornitore sia facile e diretto. Attualmente Muy Mucho é situato in Giappone, Bulgaria e Portogallo. Inoltre, stiamo chiudendo delle negoziazioni in Panama, Messico, Cipro e Marocco. In tutti questi paesi abbiamo incontrato master franchising; peró una volta firmati i contratti noi continueremo supervisionando tutti i processi antecedenti all’apertura e relativi al negozio una volta aperto, si tratta dello stesso controllo che portiamo avanti in Spagna.

Cosa pensa della classifca top5 realizzata dalla compagnia di consultazione JLL riguardo le cittá piú attrattive per il retail internazionale? (Londra, Praigi, Dubai, New York)?

Non conosco questo studio in particolare. Peró la maggior parte degli studi di consultazione solitamente citano almeno 4 di quelle 5 cittá. Peró mi piacerebbe distinguere l’attrattivitá del posizionarsi in queste localitá che rappresenterebbero le grandi vetrine del mondo dove posizionare il proprio flagshipstore e i risultati contabili ottenuti dai suddetti negozi. Non sempre questi due aspetti si sviluppano di pari passo e un’impresa deve saperlo prima di affrontare un cambiamento del genere.

Come scegliete dove aprire i vostri punti vendita?

Il criterio principale per eleggere una localitá é la posizione, poi la posizione e finalmente la posizione. (ride) Valutiamo anche il potere d’acquisto della zona, la competizione e le condizioni di visibilitá che offre il locale commerciale che stiamo valutando.

La misura del traffico pedonale é essenziale. La natura dei nostri negozi risponde alla compraimpulsiva. Per questa ragione, abbiamo bisogno di stare in prima fila in termini di affluenza di traffico pedonale, e ció che ci permette di assicurarci che siano in prima fila per il consumatore.

݉ tanto importante la posizione?

Per un negozio che é basato sull’acquisto impulsivo, si. Un nuotatore puó essere molto vicino alla terra peró se non puó arrivare a toccarlo puó anche affogare. Per noi non essere a portata di passo é lo stesso che trovarci a 10 metri o kilomentri di distanza.

Con una buona posizione giá vi assicurate una buona rendita del negozio?

Una buona posizione é ció che propone il traffico pedonale proporzionalmente all’affitto del locale. Un traffico pedonale che ammonta a 500/600 persone al giorno nell’orario commerciale, é corretto. Nonostante ció, bisogna sempre mantenere la proporzione con il costo dell’affitto.

Per la misura del traffico pedonale esterno di una posizione, utilizzate gli strumenti tecnologici di contaggio di TC Group Solutions, in che altro aspetto della gestione di un retail, queste tecnologie vi aiutano?

Noi usiamo i dati generati dalle soluzioni TC Group per molte questioni riguardanti la gestione del punto vendita e l’insieme della rete di negozi. Gli indicatori base che usiamo sono il tasso di penetrazione (attrazione) e di conversione. Questi indicatori ci permettono di avere un segnale dall’allarme per i negozi aperti: la variazione degli indicatori ci permette di reagire in modo rapido addirittura prima che il problema si verifichi nel negozio.

Inoltre, ci permettono di avere un termometro della nostra visibilitá e capacitá come negozio. E di valutare se la porta é correttamente aperta, le vetrine attive e la posizione dei prodotti nel negozio é corretta, etc.

Per concludere questi indicatori ci permettono di avere un livello competitivo molto alto per l’apertura. Si tratta di un modello che unisce il traffico, la penetrazione, la conversione e la fatturazione. ݉ applicabile a qualsiasi locale che dobbiamo analizzare e valutare per una possibile apertura, questo modello ci permette di ridurre il margine d’errore.

TC Group vi accompagna in tutte le vostra aperture internazionali?

Evidentemente. Trattandosi di mercati “lontani†che gestiamo tramite partner, gli elementi oggettivi ci offrono una prospettiva piú solida dell’evoluzione del progetto nel nuovo paese.