Ambiente di vendita

L’inarrestabile evoluzione del retail

2016



Oggi, grazie alle nuove tecnologie, é possibile ottenere molte piú informazioni sull’anadamento e sul rendimento del punto vendita. Se in passato le KPI fondamentali erano indicatori quali l’importo totale delle vendite in un’ ora, l’importo medio di un ticket, il numero di articoli per vendita, il numero di vendite per venditore e per metro quadrato, oggi questi parametri sono cambiati. Nonostante essi rimangono informazioni essenziali per condurre un’attivitá, a causa dello stato attuale dell’economia i retailer hanno bisogno di nuovi indicatori che possano aiutarli ad ottenere una visione globale su ció che succede nel negozio. Infatti, come per un sito di online shopping é possibile venire a conoscenza della percentuale di visitatori del sito, il numero di quegli utenti che effettivamente si convertono in compratori online ed anche quanto tempo passano esplorando la paigna web e in che ore di quali giorni, dati simili sono raccolti dalle soluzioni Retail Intelligence sviluppate da TC Group Solutions.

TC Group é una compagnia fondata nel 2007 a Barcellona con diverse sedi nel mondo, ed é leader nel settore in quanto é in grado di fornire i retailer dei software e hardware necessari per ottenere le informazioni necessarie ad incrementare le loro prestazioni ed inoltre é constantemente aggiornata sulle innovazioni tecnologiche e del mondo commerciale.

Dato che nel mercato contemporaneo non sono piú le imprese ad essere protagoniste ma é il consumatore ad assumere un ruolo centrale, come nell’ e-commerce é rilevante per un retail fisico conoscere il comportamente del traffico dei clienti fouri dal negozio tanto quanto all’interno di esso. Ma per quale motivo esattamente?

Prima di tutto, attravero un lettore del traffico pedonale esterno é possibile capire quali sono le aree piú frequentate di una cittá, il numero di persone che passano in fronte al negozio, quanti si fermano attratti dalle vetrine e quanti effettivamente entrano e possibilmente si convertono in compratori. Informazioni come queste sono vitali per consocere le potenzialitá di una postazione e per migliorare il window display. In aggiunta é possibile conoscere il comportamento dei clienti all’interno del negozio in modo tale da prevedere che tipo di offerte proporre, modificare la disposizione della merce o ottimizzare lo staff. Ma non solo, attraverso l’uso degli smartphone e una connessione wifi é posibile avere un’idea sulla fidelizzazione del cliente infatti, uno dei moduli forniti da TC Group é in grado di rilevare se una persona é giá entrata nel negozio e quante volte lo ha fatto. Per ultimo bisogna citare l’importanza di ottenere informazioni rispetto alle reazioni che hanno i consumatori all’interno del punto vendita, per esempio quanto tempo, a che ora del griono essi sostano di fronte a un articolo a a nua campagna publicitaria . Questo é possibile grazie a una camera ottica che permette il raccogliemeto delle informazioni citate prima utili per valutare l’efficacia della pubblicitá e per identificare le caratteristiche del cliente potenziale.

Quindi attraverso il raccoglimento e l’analisi di tutti questi dati, i retailer possono effettuare cambiamenti strategici rapidi e sicuri bassati su informazioni certe e affidabili in modo tale da incrementare la redditivitá sotto il punto di vista delle diverse aree dell’imprea, marketing, espansione, risorse umane e la sua direzione in generale.

Peró tutto ció ormai non é piú sufficiente. Se le KPI stanno subendo importanti modifiche anche il modo di operare dei consumatori ha subito molti cambiamenti. Grazie al web 2.0 ormai i clienti sono costantemente in rete, hanno accesso a qualsiasi tipo di informazione e in conclusione possono effettuare acquisti da moltissimi dispositivi grazie ai diversi siti e-commerce quali Amazon disponibili. Per questo motivo oggi bisogna parlare di una realtá multichannel a cui i retailer devono far fronte con la capacitá di ottenere informazioni a 360 gradi. Le compagnie devono agire comabinando i dati sul comportamendo dei clienti online con quelli riguardanti il traffico offline in modo tale da avere una visuale completa e coerente che possa mettere in evidenza le debolezze o le opportunitá di miglioramento riguardanti entrambi i canali.

Infine, per definire correttamente le informazioni di cui si é parlato nei paragrafi precedenti e che permettono un managment piú efficatce dei punti vendita, bisogna parlare di Big Data. Sono cosí denominati per la possibilitá di raccoglierne un numero spropositato, facilmente e velocemente e di tutte le derivazioni e tipologie. Per questo motivo essi presentano una grande sfida per il retail: per essere utilizzati a scopo informativo, bisogna essere in grado di analizzarli e successivamente categorizzarli in maniera efficace in moda tale da poterne trarre vantaggio nella gestione generale dell’attivitá.